Notizie

Le notizie dell'istituto

Visita al MAXXI - Corso in Psicologia dell'Architettura

visita guidata con laboratorio presso la Mostra : AALTO – Aino Alvar Elissa. La dimensione umana del progetto

15 Aprile 2024

IL DIRIGENTE SCOLASTICO

Nell’ambito delle attività del progetto di “Psicologia dell’Architettura”, si è svolta , giovedì 11 aprile, la visita guidata con laboratorio presso la Mostra “AALTO – Aino Alvar Elissa. La dimensione umana del progetto”, a cura degli esperti del Museo. All’evento hanno partecipato gli alunni della classe 3^D , indirizzo “Architettura e ambiente” ed , eccezionalmente, un gruppo di studenti della classe 1B.

L’esperienza si pone come tappa intermedia del percorso iniziato a dicembre con una lezione a cura dell’Architetto Ioana Beatrice Iacob, ricercatrice presso il Politecnico di Torino e autrice delle tesi dal titolo “Spazi sensibili”. Successivamente, gli studenti hanno avuto modo di applicare i contenuti appresi con l’architetto Iacob nelle esercitazioni proposte a scuola nell’ambito delle “Discipline progettuali”. Tali tematiche sono state ulteriormente approfondite dagli alunni della classe 3^D, durante il P.C.T.O. “Habitat design, sostenibilità ambientale e benessere psico fisico” seguito presso il “Quasar Institute for Advanced Design” a Roma.

Con l’esperienza al MAXXI, gli studenti hanno sperimentato, attraverso il contatto con le loro opere e i loro elaborati progettuali, la filosofia di uno dei più iconici Architetti moderni e di sua moglie. La mostra espone, come si legge sul sito del MAXXI, “Il racconto della progettualità degli Aalto, un pensiero in cui edifici e design vivono in perfetta armonia con la natura e l’uomo che li abita.”

“Nella visione degli Aalto architettura, arte e design sono parti inscindibili di un unicum. Edifici che sono diventati icone influenzando architetti di tutto il mondo e oggetti di design che, anche grazie all’attenzione dello Studio per la produzione in serie a basso costo, sono entrati nelle case di molte persone e sono ancora oggi in produzione.”

Una delle frasi centrali nel pensiero di Alvar Aalto, «La vera architettura esiste solo quando pone al centro l’essere umano» (1958), fa comprendere come l’uomo , in tutte le sue componenti, fisica e psichica/ emozionale, sia il fondamento del progetto e come, a sua volta, venga influenzato dello spazio architettonico in cui si troverà a vivere.

La mostra presenta 11 progetti realizzati dallo studio Aalto nell’arco dell’intera attività professionale, in un allestimento sperimentale che contribuisce a offrire al visitatore differenti chiavi di lettura per comprendere il lavoro dello Studio.

Gli allievi, inoltre, hanno potuto fruire dei visori 3D per sperimentare le architettura di Alvar Aalto attraverso l’esperienza della realtà virtuale.

Durante la visita è stato illustrato dagli accompagnatori, Prof.ssa Paola Parziale e Prof. Antonino Sciascia, il progetto del Museo MAXXI ideato dall’Architetto Zaha Adid, nella sua genesi e nelle caratteristiche linguistico espressive e formali che hanno contribuire a definire una nuova tipologia di spazio espositivo.

Di notevole interesse è stata un’altra esposizione presente nel MAXXI che ha ulteriormente arricchito le conoscenze relative agli “Spazi sensibili” e alla  psicologia della percezione e dell’Architettura. La mostra “Ambienti 1956-2010. Environments by Women Artists II” https://www.maxxi.art/events/ambienti-1956-2010-environments-by-women-artists-ii/

Tale esposizione  si pone al confine tra arte, architettura e design con diciannove grandi opere immersive realizzate da artiste, che si attivano, vivono e si completano con la presenza del pubblico.

Gli studenti, entusiasti per l’esperienza svolta, hanno relazionato costruendo presentazioni con l’inserimento delle fotografie scattate sul luogo.

“’Esperienza in sè per se è stata veramente molto bella!  Ho trovato interessantissima la parte del visore, perché permetteva di vedere le opere in una maniera diversa e giocosa, anche la parte delle installazioni è stata altrettanto bella, anche se inizialmente non capivo lo scopo e neanche cosa si dovesse fare. Dopo la spiegazione della Prof. che ci ha fatto capire che quegli spazi volevano suscitare particolari sensazioni in chi li percorreva, erano “ spazi sensibili”. La Psicologia dell’architettura studia proprio gli effetti che hanno alcune caratteristiche degli spazi sulla psiche e sulle emozioni degli uomini. Una volta spiegato tutto lo studio che c’è dietro quelle installazioni, oltre che divertente l’esperienza svolta è diventata anche interessantissima!” 

DENISE, Liceo artistico “Michelangelo Buonarroti”

 

clicca qui per la fotogallery