In questa sezione del Sito della nostra scuola, sono raccolti gli elaborati frutto della riflessione degli allievi che hanno partecipato al “Viaggio della Memoria” negli scorsi anni scolastici, e di quelli che hanno partecipato ai numerosi eventi organizzati dal Liceo Artistico sempre attento a promuovere nei giovani la cultura della solidarietà, della tolleranza e del rispetto.

Da diversi anni il Liceo Artistico di Latina “Michelangelo Buonarroti”partecipa con alcuni allievi delle classi quarte al “Viaggio della Memoria”, una visita d’istruzione presso i campi di concentramento e di sterminio di Auschwitz-Birkenau.

I nostri alunni sono stati accompagnati nei “luoghi della memoria” in cui si è consumata la tragedia della Shoah da “testimoni” come Sami Modiano e le sorelle Bucci.

Il viaggio acquisisce, oggi più che mai, un significato di particolare rilievo, non solo ai fini della ricostruzione storica di quegli eventi e della consapevolezza della loro unicità, ma anche per dare un seguito a quelle testimonianze, affidando agli eredi diretti delle vittime e dei testimoni stessi il non facile compito di continuarne l’opera.

Sebbene il tema della Shoah sia ampiamente condiviso sul piano storico ed emotivo, manca spesso negli studenti una più approfondita conoscenza dei meccanismi e delle dinamiche che condussero allo sterminio del popolo ebraico e delle altre “categorie” umane che lo subirono (Sinti, Rom, omosessuali, disabili fisici e psichici ecc.). L’obiettivo del viaggio e degli approfondimenti proposti dalla nostra scuola è, dunque, riuscire a colmare il più possibile le lacune storiche, politiche e “logistiche” attraverso un quadro più dettagliato di quegli eventi.

Tale obiettivo si lega strettamente a una riflessione che, attraverso testimonianze storico-documentarie, letterarie e orali, faccia emergere i diversi significati della Shoah, fornendone una lettura approfondita e ragionata.

Generare la consapevolezza della complessità della Shoah, creare le competenze per rispondere agli interrogativi che essa suscita e per elaborare argomentazioni in risposta a chi si ostina a negarne l’evidenza storica, rappresentano gli scopi ultimi verso i quali i giovani “testimoni del non provato” devono mirare affinché tragedie come la Shoah non accadano MAI PIU’.

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