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CONCORSO PRESEPI 2024 promosso da LAZIOcrea S.p.A. per la REGIONE Lazio

il nostro istituto tra i vincitori

21 Dicembre 2024

IL DIRIGENTE SCOLASTICO

La nostra Scuola anche quest'anno partecipa al Concorso dei Presepi promosso dalla Regione Lazio e risulta tra i vincitori

L’opera è stata realizzata dalla classe 2^D, guidati dai proff. P. Salvatore e P. Fusco e coordinati dalla Prof.ssa P.Parziale durante i laboratori che hanno condotto alla definizione dell’opera, gli studenti hanno potuto esprimere le loro specificità, contribuendo alla realizzazione di un lavoro che integra varie discipline e che si pone come risultato unico della manifestazione  dei  diversi  stili di apprendimento. 

L'elaborato è composto da una base con struttura rigida rivestita in poliplat e carta pesta. Tale base ha una struttura ad arco che sostiene un dodecaedro forato realizzato in cartone riciclato , nel laboratorio di “Modellistica per l’Architettura”. All’interno di questo elemento, saranno inseriti alcuni oggetti illuminanti a simulare la stella che dà luce al cammino degli uomini. Sulla base dell’arco, poggia una natività stilizzata realizzata in carta pesta su uno sfondo in cartone riciclato.

Lungo la linea orizzontale da cui nasce la struttura arcuata, è collocato un elemento dal profilo definito da una linea ondulata sulla quale si impostano le ricostruzioni stilizzate delle abitazioni del popolo. L’elemento ondulato simboleggia l’instabilità dell’animo umano e la caducità della condizione dell’uomo stesso che si manifesta nella drammaticità degli eventi contemporanei. L’umanità necessita di una guida, di un’illuminazione che nell’opera è resa materica dalla stella a forma di dodecaedro. Il poliedro è stato realizzato, applicando il metodo dello sviluppo dei solidi geometrici su un piano e realizzando le facce del solido con sovrapposizioni di profili pentagonali in cartone di varie dimensioni ruotati tra loro. Tale composizione consente di definire le facce del solido attraverso elementi traforati dai quali filtra la luce. Il poliedro è cavo e rappresenta al tempo stesso la Grotta e la Stella.  La Grotta è la porta che mette in contatto una realtà subumana e trascendente con l’umanità in tutta la sua caducità. La Stella è luce e rinascita, elemento di contatto con una realtà ultraterrena.

Il poliedro raccoglie in sé una dualità, la terra e il cielo, il buio e la luce, il positivo e il negativo, i poli opposti tra i quali si muove l’umanità intera. La composizione, nel suo insieme, è organizzata secondo il disegno della spirale aurea. La spirale è una forma ricorrente in natura e per questo si ritrova anche in molte culture, dalle arti alle religioni, con forti significati simbolici. Fin dall'antichità, infatti, è stata utilizzata per rappresentare la ciclicità, l'evoluzione, il movimento della vita e la connessione tra l'umano e il divino. Lo schema a spirale che deriva dalla sequenza di Fibonacci è stato applicato anche da numerosi artisti. Un esempio famoso è Leonardo da Vinci, che ha utilizzato questa struttura nel celebre ritratto della Gioconda, ma anche nell'affresco dell'Ultima Cena e nel disegno dell'Uomo Vitruviano. Ma la spirale ritorna in molte opere d'arte di epoche diverse. Due esempi famosi sono la Notte stellata di Vincent Van Gogh (1898) e le opere di Gustav Klimt del primo Novecento. Nel primo dipinto, Van Gogh colloca nel cielo notturno fasci di luce che si avvolgono su se stessi, dando una sensazione di movimento che contrasta con le altre stelle fisse. In molte religioni questo simbolo rappresenta il percorso spirituale dell'uomo e il suo legame con la divinità. Nelle culture antiche la spirale era utilizzata negli edifici sacri, come nei capitelli ionici che decoravano i templi greci, o nei manufatti dedicati ai riti funerari. Nel cristianesimo, è stata associata al tralcio di vite, simbolo di Cristo e della vita eterna. Nella tradizione celtica, una delle icone più conosciute è la triscele, composta da tre spirali identiche unite al centro. La triscele indica  la ciclicità della vita nell'unione tra passato, presente e futuro. Le filosofie e le religioni orientali associano la spirale al concetto di rinascita e al ciclo eterno della vita. Uno dei simboli del buddismo è la conchiglia (Sankha in sanscrito), che rappresenta la forza e la protezione dal male ed è anche usata come strumento musicale all'inizio delle cerimonie buddiste. La ruota del Dharma richiama anche la spirale, che rappresenta la legge dell'universo e il cammino verso l'illuminazione. Questo Presepe, raccoglie in sè, quindi, riferimenti simbolici a molteplici culture che in quest’opera possono riconoscere i valori fondanti della propria spiritualtà e un forte significato: l'uomo, forse, dovrebbe riflettere di più sulle vicende contemporanee che , sempre più spesso, mettono in luce i limiti della condizione umana, impoverendo la sua dimensione interiore e spirituale. L’opera presentata è un lavoro interdisciplinare in cui concorrono le discipline scultoree, architettoniche e grafico/ pittoriche. La tecnica artistica mista, con la quale è stato realizzato il lavoro, è finalizzata ad elevare il grado di espressività dell’opera . Sono stati ri utilizzati materiali presenti nella scuola che, altrimenti, avrebbero richiesto di essere raccolti in maniera differenziata e poi smaltiti.

La raccolta e il riciclo dei materiali sono stati un'attività fondamentale per gli alunni che ha preceduto e arricchito la fase creativa del lavoro.Durante la fase operativa, gli alunni hanno sperimentato il cooperative learning e l'attribuzione reciproca di ruoli e responsabilità, dimostrando grande capacità organizzativa e collaborazione reciproca, integrando le proprie competenze con quelle dei compagni e valorizzando, allo stesso tempo, le proprie specificità.