Fare un ritratto per me è la cosa più difficile. Difficilissima. È un punto interrogativo poggiato su qualcuno. (Henri Cartier-Bresson). Ebbene, gli studenti del biennio del Liceo Artistico di Latina hanno cercato di penetrare proprio l'enigma che risiede nell'espressivita' del volto umano, di vincere le remore a lasciarsi andare alle emozioni, di cogliere nella mimica propria e dell'altro un riflettersi rivelatore dell'io, qui e ora. Come istantanee dell'anima, i ritratti realizzati dagli studenti del biennio del Liceo artistico, durante l'anno scolastico 2017/2018, ci regalano preziose occasioni di divertimento, di introspezione, di ironia, di sagacia e, perché no, di analisi. Tutto ciò ispirato dalla felice mano di questi incredibili artisti in erba, i quali hanno osato e si sono messi in gioco sia quando hanno ritratto i loro beniamini rapper Madman e Gemitaiz, incontrati e "immortalati" alla libreria Feltrinelli di Latina, sia quando hanno compiuto studi pittorici più tradizionali, sia quando hanno vinto la sfida più difficile: ritrarre i propri amici o se stessi. Gli straordinari risultati di questo percorso didattico, ideato e condotto dalla professoressa Sara De Angelis, primariamente emotivo e sentimentale saranno esposti in una mostra, curata dalle professoresse Alessandroni e De Angelis e ospitata all'interno del Palazzo della Cultura di Latina, dal 20 dicembre 2018 al 6 gennaio 2019. Il vernissage dell'evento è fissato alle ore 17 del 20 dicembre. Chissà se in quell'occasione, e nei giorni successivi, si possa proporre agli occhi sensibili dei visitatori che vorranno curiosare tra le 41 opere in esposizione un diverso punto interrogativo, cioè quello posto al termine della domanda: ha ragione Luis Sepúlveda ad affermare che il volto umano non mente mai come la cartina che segna tutti i territori in cui abbiamo vissuto?